Da un lato ci sono le aziende con una certa dimensione e fatturato, con al loro interno un vero e proprio ufficio marketing con personale a tempo pieno.
Nelle aziende più piccole invece, una struttura interna dedicata non sarebbe sostenibile, e spesso nemmeno necessaria. Il marketing quindi viene portato avanti cercando di ritagliare del tempo dalle mansioni principali.
Per molte PMI, la seconda soluzione è spesso una via obbligata: tra il farlo al di sopra delle proprie possibilità, farlo internamente come attività secondaria, o non farlo affatto, la scelta è ovvia.
Anzi, diremo di più: finché per marketing si intende quello tradizionale, tipo inviare cataloghi, partecipare a fiere, organizzare eventi e comprare spazi pubblicitari, una persona interna che lo fa part-time può essere la soluzione più efficace sotto tutti i punti di vista.
Quando però si parla della gestione del web marketing, ovvero di un mondo in costante evoluzione che richiede formazione ed aggiornamento continui, la musica cambia. Perché, piaccia o no, per generare contatti attraverso il web, non sempre basta una pagina Facebook, ma serve un approccio più ampio che richiede tempo e competenze specifiche, che spesso mancano.
Con il web marketing quindi, ciò che prima era una soluzione efficace, ora non lo è più. La terza via però non deve essere per forza rinunciarci, ma affidarlo ad un’agenzia esterna, ovvero darlo in outsourcing, e questa è una buona notizia soprattutto per aziende del settore B2B, per il quale il marketing digitale, come abbiamo detto, è come il pane per il cioccolato.
I vantaggi di un’agenzia esterna sono tre, e con diverse implicazioni positive.
Primo: permette di concentrarsi sull’attività principale
Ogni volta che vi occupate di marketing senza che questo sia l’attività principale che dovreste svolgere, state sottraendo tempo ed energie all’azienda. Darlo in outsourcing invece, significa restituirli al vostro core business.
Inoltre, quella che per voi è un’attività secondaria, per un’agenzia di web marketing sarà invece il pane quotidiano. Esternalizzare significa quindi anche maggiore efficienza, dato che ciascuno si occuperà di ciò che sa fare meglio.
Secondo: trasforma un costo fisso in variabile
Prendersi cura del marketing internamente significa incorrere in costi fissi. Portare questa attività all’esterno li trasforma in variabili, con due ulteriori vantaggi.
Risparmio. I vari costi connessi al personale interno li conoscete molto meglio di noi, quindi non spenderemo molte parole. Con un’agenzia esterna, a parità di servizio reso, questi vengono ridotti di molto.
Attenzione però, sostenere che con l’outsourcing si risparmia parte da un presupposto molto importante, e cioè che si voglia dedicare al marketing sul web il tempo e le risorse necessarie per ottenere gli obiettivi desiderati. Se manca tale volontà, allora la soluzione interna sarà senz’altro più conveniente. Sarà però anche largamente inefficace, e quindi il risparmio solo apparente.
Flessibilità. Con questo termine non intendiamo solo la possibilità di potersi regolare sul bisogno del momento per decidere se investire o meno. Il web marketing non è un’attività con un’inizio e una fine, ma dovrebbe continuare fino a quando esiste l’azienda.
Con flessibilità intendiamo piuttosto il fatto di poter mettere gli obiettivi nero su bianco nel contratto con l’agenzia, dando così la possibilità di rivolgersi a qualcun altro se questi non vengono raggiunti.
Terzo: Permette di partire da una strategia
È molto comune che la gestione del web marketing nelle piccole imprese sia di natura reattiva: pubblichiamo il sito web, aggiorniamo i nostri profili sociali e aspettiamo che i futuri clienti ci chiamino.
Il principale vantaggio di esternalizzare la gestione del marketing digitale per un’azienda è comunque quello di poter partire da un’analisi, stabilire degli obiettivi che possano essere monitorati e attuare una strategia adeguata per raggiungerli.
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